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Domani, 9 marzo 2023, presso la Sala Gerolamo Mechelli del Consiglio Regionale del Lazio a Roma si terrà la cerimonia di consegna della 3a edizione del premio “Il giorno dopo: Donna tutto l’anno”. Il premio, istituito dalla Fondazione Studi “Oreste Bertucci”, da Confimpresa e FMPI Federazione Medie e Piccole Imprese, seleziona ogni anno donne italiane che in Italia e all’estero hanno rappresentato con la loro attività un unicum dal punto di vista sociale, professionale e politico

Quest’anno tra le premiate anche la Dottoressa Francesca Maddalena Terracciano che dal 2004, mediante la fondazione di AISOS Associazione Italiana per lo Studio dell’Osteosarcoma, si occupa di combattere questo terribile tumore a eziologia sconosciuta che colpisce soprattutto bambini e ragazzi entro la seconda decade di vita.

Anche grazie al lavoro di AISOS oggi la percentuale di malati che si salva è alta ma occorre tenere sempre alta l’attenzione e promuovere sia la ricerca che la conoscenza di questa patologia, rara ma non rarissima, che nel mondo ha un’incidenza di 1 caso su 650mila e che per essere combattuta in modo efficace ha bisogno di una diagnosi precoce e tempestiva.

Per questo dal momento della sua fondazione AISOS svolge attività di sostegno alla ricerca ma anche attività di formazione e informazione verso tutte le professioni della medicina e attività di orientamento e sostegno, anche di tipo psicologico, per i piccoli malati e per le loro famiglie che affrontano una battaglia di almeno 24 mesi.

Tantissimi sono i pazienti che negli anni anche grazie ad AISOS sono guariti e hanno ripreso il loro posto nella società andando oltre i segni della malattia e affermandosi nei rispettivi ambiti come ad esempio le discipline sportive e il mondo dello spettacolo.

Come sottolineano i promotori della manifestazione il premio “Il giorno dopo: Donna tutto l’anno” viene conferito di proposito nel giorno successivo a quello della Festa delle Donne per rafforzare il concetto che la figura femminile va rispettata e valorizzata 365 giorni l’anno così come la battaglia di AISOS che non conosce soste nella lotta all’osteosarcoma.

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